quarta-feira, 25 de agosto de 2010

DISCORSI SU (NEL) LA PIETRA

DISCORSI SU (NEL) LA PIETRA










Io andai via di bocche e più discorsi al povero,

Guardando coi lacci di braccio che mai

Loro mi diedero per masticare,



Io non conosco le note, io non avevo mai voce né la vitalità per

tussir… coi miei piedi lacerati nelle piste…

Io non vidi mai finora dove potesse andare! Né negli obliqui

Di questa illusione rubata,



Io sono fra il rottame di questa età,

Viaggiare solamente briciole per giungere alla felicità

Che io persi, e l'ignoranza che si è presa cura del mio per viaggiare



Già, io non incoraggio gli occhi della sinistra… la spreca, io sono

L'aspettazione privò nella decomposizione di quell'ansia

L'atracção implacabile in ogni nota,



Non conti su me, io ho fretta

Io voglio alimentare la speranza di credere nell'esistenza

Di quelli che mi hanno rattristato; facendo sedere nel mio sforzo

Sorridendo la mia rabbia



Non conti su me

Io so che Lei è nel sonno e Lei non capisce questo atracção,

Il flesso della realtà di his/her con l'Utopia di quella canzone (…)



Il Suo unico desiderio è nell'alba dei Suoi sogni,

Nel precipitare di his/her la maturità precoce, e nell'imediatismos irrazionale di questo

Rocha,

Senza Lei osservi quello che La trasporta ed il

Chi La guida;

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